lunedì 29 aprile 2013

Skylight in Villa Savoye

Insieme ai comignoli e alle curve libere presenti nella terrazza-giardino, ad un osservatore attento di Villa Savoye, rimangono nella memoria altri elementi caratteristici della copertura come ad esempio i lucernari; 


Composti da una semplicissima lastra di vetro incassata su un binario nel cemento tramite un distanziatore di metallo, sono ricavati su quattro velette che fuoriescono dalla copertura e ne alleggeriscono il peso.



Possiamo definirli vere e proprie cariche di energia razionalista perché esplodono parti del solaio della terrazza per illuminare   e arieggiare gli ambienti dei sanitari nel piano sottostante. 

In totale ne troviamo 5 e di questi: 3 sono molto simili, mentre gli altri 2 differiscono per larghezze e lunghezze; la loro altezza rispetto la terrazza è di poche decine di centimetri; il più grande illumina un'interessante vasca da bagno piastrellata di azzurro. 



Si nota guardando dalle stanze del primo piano con il naso all'insù che per far entrare l'aria dal lucernario si dovrà tirare una catenella bianca che aziona un semplice meccanismo e tramite una carrucola ed un perno si apriranno delle "minivasistas" laterali.



Tutto questo in un'essenzialità funzionale, donata da "Le Corbusier" ad ogni particolare della casa: a partire dagli oggetti più semplici  (ad esempio la catenella del lucernario), fino ad arrivare alla componente architettonica più importante (il lucernario stesso).

Per rimanere in tema con il blog, aggiungo una foto con delle misure per il lucernario più grande, da poter utilizzare nella prospettiva accidentale.



martedì 16 aprile 2013

La gemella nera di Villa Savoye

Un piccolo post va dedicato alla gemella nera di Villa savoye, progettata dallo studio australiano Ashton Raggat McDougall.

La replica che ospita l'Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies è a Canberra in una piccola lingua di terra che si affaccia sul Lago Griffin.



L'opera richiama ad una prima occhiata Villa Savoye, ma dell'originale non conserva ne le proporzioni ne l'architettura; Il colore bianco delle facciate è stato sostituito con dei pannelli di colore scuro e tre prospetti sono stati ampiamente modificati per adattarsi al resto dell'edificio che è una libreria all'interno del parco dedicato al National Museum Of Australia, sempre progettato da Arm Architecture.

Il Solarium riprodotto tramite un'impalcatura di colore nero diventa un escamotage per non far scorgere i serbatoi e gli impianti presenti nel terrazzo.



Le vetrate si trasformano in specchi dove si riflettono le chiome degli alberi dei giardini circostanti.

Insomma la gemella cattiva di Villa Savoye ci ricorda KARR il primo prototipo della fondazione Knight nel telefilm "Supercar": un intelligenza artificiale dotata di tutte le straordinarie funzioni della sua copia ma filosoficamente inadatta al suo ruolo perchè incapace di svolgerlo con la giusta etica professionale.




Molto similmente in questo post scopriamo una "Villa Savoye doppelganger" che invece di aprirsi alla luce e a gli spazi circostanti: si chiude per proteggere i silenziosi lettori di una biblioteca, muta colore e si sviluppa in lunghezza lasciando solo un appariscente somiglianza con la gemella.

Ecco un piccolo link per scoprirne la posizione su Google Maps:

http://goo.gl/maps/Cxy8U

lunedì 8 aprile 2013

Tangenti alle curve

La costruzione delle curve è un momento fondamentale del disegno della prospettiva di Villa Savoye. Per avere delle curve visivamente apprezzabili e tecnicamente corrette utilizzeremo degli aiuti grafici che geometricamente chiamiamo tangenti alla curva.

Ogni tangente indicherà così il giusto andamento della curva a cui appartiene; ogni curva ha infinite tangenti per infiniti punti che la compongono, ma a noi ne bastano poche di tangenti per intuire lo sviluppo corretto della curva.



Per prima cosa individueremo la curva iniziale che vogliamo proiettare: per semplificare sceglieremo il semicerchio che nella pianta del terrazzo di Villa Savoye è la rappresentazione grafica sia del solarium nella parte nord Ovest che del corpo scala. Il semicerchio inoltre è simmetrico per cui ogni tangente si specchia con la sua opposta che potremo ricavare da una delle linee di fuga già proiettate per ottenere la prima e quindi più velocemente.

Se volessimo potremmo anche scomporre la curva più complessa della pianta della terrazza in due semicerchi e realizzare così la loro proiezione, ma lo faremo nel prossimo post. Ora vediamo  invece come fare la proiezione di un semicerchio semplice:

Esistono due sistemi di costruzione delle tangenti in questo caso: uno può essere applicato direttamente sul disegno, avendo già portato in fuga le linee del perimetro in cui è inscritta la curva, senza dover proiettare dalla pianta alcuna misura; 

L'altro invece prevede che il semicerchio prima si costruisca in pianta e poi tramite i punti misuratori si riporti sulla prospettiva.

Un piccolo tutorial video può aiutare a comprendere il primo caso, mentre per il secondo, mi soffermerò a far vedere solo la costruzione già eseguita su cad. 




Per uno sviluppo facile della curva bastano due tangenti, ma sul piano in cad per una questione di precisione e potendo correggere un eventuale errore senza sporcare, arrivo a costruirne 6 : inizialmente le individuo in pianta colorandole con layer differenti in base all'inclinazione e poi le riporto sulla linea di terra e così sui punti misuratori. Quando tutto è in fuga basterà unire i colori sul perimetro di sviluppo della curva per ottenere le tangenti e così anche tracciare la spline.